lunedì 17 ottobre 2011

LETTURE SOTTO L'OMBRELLONE

TITOLO: Quando Hitler rubò il coniglio rosa
AUTORE: Judith Kerr
Anna e Max sono due bambini berlinesi di origine ebrea, di 8 e 10 anni. La loro famiglia è benestante; il padre è un famoso scrittore. Prima delle elezioni in Germania, sui muri, i cartelloni propagandistici fanno capire che i nazisti di Hitler sono contro gli ebrei, allora il padre decide di partire con la famiglia per la Svizzera. Anna deve decidere se portare con se un vecchio coniglio di peluche rosa, oppure, un nuovo cagnolino di peluche ricevuto a Natale. Anna decide per il cagnolino. Il viaggio per Zurigo è stancante e tribolante, perché comunque le guardie tedesche controllavano i passaporti e cercavano di capire se loro fossero ebrei. Quando arrivarono in Svizzera, Anna si ammalò e rimane a letto per due mesi, la famiglia deve trasferirsi in una pensione più economica; qui Anna e Max fanno amicizia con Zrenee e Franz e frequentano la stessa scuola.
Il padre, però, non riesce a lavorare perché nessuno vuole pubblicare i sui articoli, in quanto è antinazista. Allora decide di trasferire nuovamente la famiglia in Francia a Parigi, sopportando un altro luongo e tribolato viaggio. Quando arrivarono a Parigi, si sistemarono in un appartamento piccolo e hanno difficoltà perché non conoscono il francese. Fanno molta pratica per imparare a scuola e a integrarsi con gli amici. Inoltre il padre non ha lavoro e mancano i soldi per i vestiti e il mangiare.
Decide così di mandare in Inghilterra una sceneggiatura per il cinema sulla vita di Napoleone che lui ha scritto; dopo un po' di tempo vine accettato e così tutti devono trasferirsi di nuovo. Questa volta a Londra dove però suo padre avrà i soldi.

CASA EDITRICE: BURagazzi
ANNO DI PUBBLICAZIONE: novembre 2010
EURO: 8,90
NOTIZIE SULL'AUTORE: Judith Kerr, (Berlino, 1923) ha lasciato la Germania all'etò di 11 anni per rifugiarsi nel Regno Unito; dove vive tutt'ora. È scrittrice e sceneggiatrice. La storia narrata in “ Quando Hitler rubò il coniglio rosa” in parte autobiografia. Il libro è stato dedicato ai suoi genitori, Julia e Alfred Kerr.
RECENSIONE: il libro ci è piaciuto molto ed è stato interessante, e rispetto ad altri libri sulla Seconda Guerra Mondiale è stato più facile e meno triste. Abbiamo capito che la vita degli ebrei non è stata facile, perché non avevano un luogo stabile dove poter vivere e stare sereni e perché erano sempre perseguitati dei soldati tedeschi e da Hitler
DI: Elena Antognetti, Elisa Cagnoli, Emanuela Pellistri, Matteo Bussini.

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