giovedì 10 novembre 2011

le creazioni del mondo secondo alcuni religioni!


Aristotele

Aristotele inizia la sua carriera di filosofo criticando la teoria delle idee di Platone. Naturalmente tale dottrina era discussa a fondo dal maestro e tra i discepoli, però Aristotele si distingue subito per averne affermata radicalmente l'inutilità. La teoria delle Idee, secondo Aristotele, complica inutilmente la spiegazione della realtà: le idee sono più numerose degli individui (se diciamo ad esempio che l'uomo è un animale razionale, troviamo in ogni individuo già almeno tre Idee, quella di uomo, di animale, e di razionale). Se poi si dice che gli individui sono simili all'Idea, si deve riconoscere che questo singolo uomo e l'Idea (di Uomo in sé) non sono simili di per sé (infatti l'individuo non possiede certo l'universalità dell'Idea, è un uomo in particolare e non l'Uomo in sé); devono allora essere simili in virtù di un terzo uomo che, sia simile da un lato all'Idea e dall'altro all'individuo; ma per poter far ciò, il terzo uomo ne esige un quarto, e questo un quinto e così via all'infinito. Insomma, il solco tra le Idee e gli individui si rivela incolmabile. Per sanare il radicale dualismo platonico bisogna dichiarare che reali sono proprio gli individui (ecco la trovata di Aristotele!): è nelle cose visibili che va cercata la causa stessa della realtà, degli individui, del loro divenire. Con l'abbandono del platonismo, Aristotele si dedica ad una sistematizzazione del sapere talmente profonda che egli sarà il culmine del pensiero greco antico. Non solo: le sue idee influenzeranno il mondo occidentale per molti secoli per cui non c'è branca del sapere che non abbia risentito dell'impronta, diretta o indiretta di Aristotele.
Aristotele divide le scienze in tre gruppi: le scienze teoretiche (la filosofia prima o metafisica, la fisica e la matematica), le quali ricercano la conoscenza disinteressata della realtà e si occupano dell'essere necessario (Dio, mondo, numero), mentre le altre si occuperanno dell'essere possibile (ogni altra cosa che esiste); le scienze pratiche, che comprendono l'etica e la politica, le quali ricercano il sapere per raggiungere la perfezione morale e sono di guida alla condotta umana; e infine le scienze poietiche o produttive (le arti e le tecniche), che ricercano il sapere in vista del fare, per produrre i vari oggetti.

CRISTIANESIMO ED EBRAISMO.
È un elemento fondamentale della fede cristian (e anche ebraica), che il mondo e tutti gli esseri animati e inanimati sono stati creati da Dio
Ci sono due racconti della creazione, corrispondenti grosso modo ai capitoli 1 e 2 dellaGenesi, il primo, tra i libri che compongono la Bibbia. 
La Bibbia specifica che il mondo fu creato in sette giorni e questa indicazione fu considerata un tempo in senso letterale. Oggi viene considerato solo il significato teologico del racconto, ivi compresa l'affermazione che la creazione ha avuto uno svolgimento temporale.
Secondo il libro della Genesi, Dio pre-esisteva eternamente all'ordine creato. La Genesi riporta il primo atto di Dio verso il mondo che noi conosciamo: "Dio creò..." (Genesi). Tutta la creazione, dalla luce delle stelle del cielo ai pesci del mare, alla compenetrazione tra polvere e soffio divino che ha dato vita all'umanità, furono creati da Dio per godere della meravigliosa natura e dell'ambiente della terra. L'uomo e la donna furono creati per riflettere la potenza di Dio, per amare e ben amministrare le risorse del mondo e per offrire preghiere a Dio.
Unica in tutto l'ordine del creato, l'umanità, uomini e donne, è l'unica portatrice dell'imago Dei, l'immagine (dall'ebraico tselem come in un bambino a immagine del genitore) di Dio tra le cose animate e inanimate del creato. In quanto portatori della sua immagine, gli esseri umani hanno il mandato di camminare in comunità con Dio, e di prendersi cura l'uno dell'altro e del mondo. Resistendo all'invito al "Noi" della comunità con Dio e con gli altri, gli esseri umani scelgono di vivere nell'"Io" dell'individualismo e dell'auto-realizzazione.
A questo punto della narrativa delle origini nella Genesi, gli esseri umani divennero, per usare le parole del teologo evangelico Francis Schaeffer, "indiscutibilmente piegati". Questo isolamento auto-inflitto muove l'anima umana verso l'auto-conservazione e l'auto-assorbimento. Questa "caduta nell'ombra", ha liberato percorsi distruttivi per la razza umana, e il bisogno di un Adamo redentore che scelga di vivere una vita in comunità con Dio, rovesciando così gli effetti della caduta.

Primo racconto della creazione (circa 500 a.C.)

Il primo racconto della creazione (1,1-2,3a) usa lo schema letterario dei sette giorni. In questo racconto Dio "crea dal nulla" tutte le cose e la sua opera creatrice consiste anche nel far passare il mondo dal caos all'armonia, dal disordine alla bellezza. Il racconto suppone cioè uno stato iniziale informe, in cui predominavano le tenebre e l'acqua.
Nel corso della creazione Dio opera tre separazioni (notte e giorno, cielo e terra, terra e mare) e tre abbellimenti (gli astri, gli animali, l'uomo), nella seguente maniera:
  • Nel primo giorno viene separata la luce dalle tenebre .
  • Nel secondo giorno vengono separate le acque superiori (che si pensava stessero sopra la voltastellare) dalle acque inferiori . La concezione del tempo credeva che attraverso la volta celeste le acque superiori potessero filtrare, dando origine alla pioggia
  • Nel terzo giorno nelle acque inferiori viene separata la terra (1,9-10).
  • Viene quindi generato il regno vegetale (1,11-13).
  • Nel quarto giorno vengono poste nel firmamento le due luci maggiori, il sole e la luna (1,14-19: separazione del giorno dalla notte); bisogna notare però che essi vengono chiamati "luminare maggiore" e "luminare minore": l'autore biblico teme che si possano confondere con gli astridivinizzati dai popoli circostanti, e per questo non li chiama con il loro nome.
  • Nel quinto giorno vengono creati gli esseri marini e gli uccelli (ivi compresi LeviatanoBehemoth e Ziz), e vengono benedetti perché possano moltiplicarsi (1,20-23).
  • Nel sesto giorno vengono creati gli animali (1,24-25).
  • Viene poi creato l'uomo (1,26-31), con le seguenti caratteristiche:
    • deve dominare su tutto il resto della creazione;
    • è creato uomo e donna;
    • è creato a immagine e somiglianza di Dio;
    • è benedetto perché sia fecondo;
    • riceve in alimento i vegetali: semi e frutti degli alberi.
  • Il settimo giorno Dio cessa dal lavoro, e benedice e consacra il settimo giorno (2,1-3a). Ciò diventerà, nell'ebraismo, il precetto delriposo del sabato.
    L'uomo viene fatto simile a Dio, come Sua immagine e somiglianza sulla terra. Per sottolineare l'importanza e la diversità dell'uomo rispetto alle altre opere di creazione, vengono inseriti due particolari: il plurale nel soliloquio di Dio alla sua corte celeste e il riferimento ad un dialogo con gli esseri appena creati, che mette Dio in una relazione unica personale con l'uomo e la donna. Inoltre Il testo afferma che tutta l'opera della creazione è "buona"; invece della creazione dell'uomo e della donna si dice che è "molto buona", affermando in questa maniera la supremazia dell'essere umano su tutto il resto della creazione.
    L'opera creatrice verrà poi affidata all'uomo da curare e completare e con lo scopo di riprodurre.
    Il testo suppone implicitamente che Dio è eterno, cioè che esisteva prima di creare il resto delle cose.

    Secondo racconto della creazione (circa 900 a.C.) [modifica]

    In questo racconto Dio è come un vasaio, che impasta la polvere del deserto e crea una figura umana e poi la colloca in un'oasi nel deserto dove l'uomo può vivere in una condizione di armonia e di pace. Poi Dio viene alla sera a dialogare con l'uomo e l'uomo lavora ad abbellire il mondo e a custodirlo nella pace.
    Ma l'uomo non è solo intelligenza, lavoro, progresso, è anche fatto di sentimenti e ha bisogno di reciprocità. Questa può trovarla solo “nell'altro se stesso”, nella donna, dono di Dio, e grazie a essa l'uomo scoprirà l'amore.
    Vedi anche il concetto di Nuova creazione nella Bibbia.

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